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0087. SECONDARIA. Sacra… Liberi di vivere nel mondo!

0087. SECONDARIA. Sacra… Liberi di vivere nel mondo!

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Vi è mai capitato di essere seduti in sala d’attesa in aeroporto e chiedersi perché proprio in quel luogo, dove tutti passano desiderosi di tornare a casa il prima possibile, abbiano posizionato un pianoforte a coda?

Mentre cerco di darmi una risposta, qualcuno trova l’ardire di avvicinarsi e, timorosamente per paura di essere ripreso, di pigiare quei tasti e dire: “è scordato!” mi giro è un ragazzo di undici anni; un mio ragazzo! Si mette in ginocchio e inizia a suonare … affascinato, mezzo stupefatto vedo, e constato che le persone sentono, guardano e si fermano per ascoltare felicemente stupiti ragazzi di poco più di dieci anni che tra sorrisi e complicità data dall’età, suonano lo strumento, e ad un certo punto sulle note di “Bella ciao” si sente un piccolo coro sempre più numeroso cantare battendo il tempo con le mani… Mi guardo attorno, e compiaciuto, mi dico: sono i miei/nostri ragazzi! e registro le varie “esibizioni”.

Siete venuti a Palermo in gita? mi sento chiedere da una donna, anche lei ferma a vivere quanto stava accadendo. “No” risposi “stiamo vivendo un Weekend nelle Capitali!

Weekend nelle Capitali. Ovvero?”…e allora iniziamo a parlottare del nostro progetto che ci ha portato ad essere in quell’aeroporto.… tra le tante parole dette mi colpisce il dire di una giovane donna palermitana che vive a Milano: Vedo che sono complici e molto sorridenti i suoi ragazzi!” …É PROPRIO VERO!

Forse non è la questione della complicità che ha fatto notizia perché per definizione i ragazzi vivono la complicità. Ma perché lo erano in quel posto dove quasi tutti sono rinchiusi, rannicchiati e curvi davanti ad un device sgranocchiando qualcosa acquistato al duty-free shop. Erano complici perché erano “semplicemente” liberi di mettere in essere quello che erano, di fronte all’opportunità del posto. Erano semplicemente dei ragazzi insieme ad altri ragazzi accompagnati dai loro docenti ed educatori che hanno vissuto insieme tra le vie di Palermo; hanno conosciuto le bellezze architettoniche accompagnati dalle guide turistiche; hanno mangiato pane e pannella e pane e milza al mercato del Prato avvolti da colori, suoni e voci. Mi sono detto che non erano speciali erano solo liberi di vivere la loro età … erano liberi perché i loro device erano tutti insieme in un zaino … e tolto il tempo di telefonare a casa il sabato dopo cena non l’hanno mai chiesto …

Siamo convinti che il progetto “Weekend nelle Capitali” come qualsiasi altro posto o situazione sia solamente la possibilità di vivere liberi se abbiamo il coraggio di osare “cose” che per qualcuno hanno dell’assurdo e dell’irreale. Perché, come faccio a stare tranquillo/a a cena se mio figlio non ha un device in mano così si distrae e non disturba! Invece vale la pena di osare prendere per mano i nostri ragazzi, con coraggio e accompagnarli alla scoperta del mondo, della bellezza di ciò che ci circonda per permettergli di vivere davvero, suonando un pianoforte, chiacchierando, giocando con giochi dimenticati, leggendo un libro o semplicemente camminando per mano insieme. Che bello essere con i ragazzi a noi affidati in questa occasione importante per la loro crescita.

Client

p. Giovanni con l’équipe organizzativa

Date

28 Maggio 2022

Tags

Esperienze

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