0082. ORDINAMENTALE e SBS. Eureka! Si salpa!

«Tra vent’anni sarai più deluso dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Quindi, getta le cime, naviga lontano da un porto sicuro, cattura gli alisei nelle tue vele. Esplora, sogna, scopri»

Mark Twain

Alla vista sembra un composto grezzo, uniforme, di colore marrone scuro, con una vela che si erge e mostra tutta la caparbietà e la ferocia che contraddistinguono i pirati: è il gioco mobile più votato a rappresentare la nostra Scuola e che un gruppo di ragazzi di 4^D ha pensato, progettato e costruito per il progetto-concorso  Eureka!Funziona!, indetto da Federmeccanica.

Tutti i ragazzi delle classi 4^ si sono dimostrati fin da subito molto entusiasti e curiosi di sperimentare diversi materiali, anche quelli elettronici, per poter ideare e costruire un gioco che si potesse muovere. Hanno messo in campo le loro conoscenze e in gruppo hanno saputo ascoltare e valutare le idee di ciascuno, cercando di contribuire insieme a realizzare un progetto comune. Hanno costruito un ascensore, un robot, una scatola a sorpresa, una ruota panoramica, elicotteri, ruspe, furgoncini, una civetta e una nave dei pirati: ogni realizzazione è stata ben progettata e tutto l’impegno è stato riversato per il montaggio e la decorazione. Il giocattolo più votato, la nave dei pirati, è stato poi mandato al concorso ma non è passato in finale. Può essere una mancata occasione di vittoria ma i nostri ragazzi sono stati molto contenti dell’esperienza che hanno svolto in classe, perché si sono resi protagonisti di un progetto che rappresenta la loro creatività e la loro partecipazione comune.

Non è stato facile: le diverse attività come ascoltarsi, sperimentare i diversi materiali e procedere per tentativi li hanno messi alla prova facendo sul campo e apprendendo così i concetti di meccanica e di robotica.

Gli obiettivi di apprendimento e competenze sono stati pienamente raggiunti a nostro titolo. È stata un’esperienza che gli stessi ragazzi vorrebbero rifare e che consigliano di fare. A noi insegnanti resta la certezza che abbiamo dato spazio alla spontaneità dei ragazzi di esplorare, sognare e scoprire. »Maestra, è facile: guarda, gira!«, questa è stata la frase ricorrente, accompagnata da volti sorridenti e meravigliati allo stesso tempo, perché anche loro, nonostante la giovane età, sono stati in grado di costruire e far funzionare un meccanismo elettrico da soli. Eureka! Funziona!