Il racconto della Quaresima alla propria figlia necessitava di completarsi in quello della PASQUA. Così abbiamo chiesto alla mamma Laura di completare questo ‘quadro’, ricco e stimolante per tutti noi, con questo articolo.
Tommaso: Mamma, che bello! Domani è Pasqua, apriremo le uova di cioccolato e pranzeremo con i nonni!
Mamma: Sì, Tommaso, è così. Dimentichi però una cosa molto importante, parteciperemo tutti insieme alla Messa di Pasqua: è con Gesù che dobbiamo festeggiare domani, prima di tutto.
Tommaso: Sì, a scuola p. Fabio ci ha spiegato che a Pasqua festeggiamo la risurrezione di Gesù che, dopo essere morto, è tornato a vivere la domenica di Pasqua, quando le donne hanno trovato la sua tomba (il sepolcro, una specie di grotta) aperta e vuota.
Mamma: Bravo, a Pasqua festeggiamo proprio Gesù che risorge, che ritorna alla vita tre giorni dopo essere morto crocifisso.
Tommaso: Ma se Natale è il 25 dicembre, in quale giorno si celebra la Pasqua, dato che ogni anno la festa di Pasqua cambia?
Mamma: La Pasqua non cade mai in una stessa data ogni anno. Si celebra la Pasqua nella prima domenica dopo il plenilunio (luna piena) successivo all’equinozio di primavera, che come hai studiato in storia, è il 21 marzo. Quindi la Pasqua può cadere in una domenica compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile. La settimana che precede la Pasqua è chiamata settimana santa e in quei giorni si ripercorre la vita di Gesù nei giorni precedenti la sua risurrezione.
Hai voglia di ascoltarli che te li racconto perché sono molto importanti…
Tommaso: Sì, dai, mamma, ascolto volentieri.
Mamma: Attorno al ‘cuore’ della nostra fede, i primi cristiani hanno ‘costruito’ alcuni momenti degli ultimi giorni di Gesù, per poter tenere viva la sua memoria:
- la domenica delle Palme è la domenica che precede la Pasqua e si ricorda l’entrata a Gerusalemme di Gesù sul dorso di un asino, salutato dalla folla che sventolava rami di palma in segno di festa.
- Il giovedì santo. Ricordi che giovedì siamo andati in chiesa e il parroco ha lavato i piedi ad alcuni bambini? Il giovedì santo si ricorda l’Ultima Cena che Gesù ha condiviso con i suoi amici, gli Apostoli, e ha lavato loro i piedi per far capire loro quanto gli volesse bene e che il più ‘grande’ è chi sa essere umile e aiutare i suoi amici.
-il venerdì santo. Il venerdì della settimana santa si ricorda quando Gesù è morto in croce, alle 3 del pomeriggio. Ai tempi di Gesù molte erano le persone che lo amavano, ma ad alcune persone non piaceva Gesù e non credevano che lui fosse davvero il Figlio di Dio. Pilato, il governatore, non aveva motivi per ritenere Gesù colpevole, ma per paura della folla, confermò la condanna e lo fece crocifiggere. Ma Gesù non si è opposto, è morto anche se non aveva colpe, per farci capire quanto è grande il suo amore per gli altri, per noi, per insegnarci a perdonare, come lui ha perdonato chi gli ha fatto del male sulla croce e infatti Lui ci perdona sempre. Ricordi? Ogni volta che vai a confessare i tuoi peccati il sacerdote, che parla a nome di Gesù, ti dice che ‘ti assolve dai tuoi peccati’, che ti perdona qualsiasi cosa sbagliata tu abbia commesso.
Tommaso: E’ vero! Ma cosa vuol dire risorgere mamma?
Mamma: Quando Gesù morì, il Suo spirito lasciò il Suo corpo e andò in cielo. Ognuno di noi ha uno spirito. Non possiamo vedere il nostro spirito, ma è quello che ci fa vivere. Quando Egli risorse la domenica, il Suo spirito tornò nel Suo corpo. Ecco cosa significa risorgere.
Tommaso: Quindi quando una persona lascia la terra, è il suo spirito che vola in cielo e continua a vivere?
Mamma: Sì, è proprio così. Le persone che vanno in cielo non risorgono dopo tre giorni, come ha fatto Gesù, ma il loro spirito continua a vivere in cielo e nel cuore di chi resta sulla terra. Gesù, morendo e risorgendo, ci ha promesso che un giorno tutti risorgeremo.
Tommaso: Che storia eccezionale, mamma! E perché a Pasqua si mangiano uova di cioccolato e colomba?
Mamma: Sono dei simboli. L’uovo è simbolo di vita e la colomba è simbolo di pace.
Tommaso: E l’Easter Bunny che nasconde le uova ai bambini inglesi la notte di Pasqua, che poi loro cercano per casa e in giardino durante la Easter Egg Hunt?
Mamma: Quella della caccia alle uova nascoste dal coniglietto di Pasqua è una tradizione anglosassone, ma il simbolo del coniglietto richiama l’immagine della lepre, che per i Cristiani è simbolo di Cristo sin dall’antichità. Quindi tutto quello che si mangia e che si fa a Pasqua, ricordati, è per celebrare Gesù risorto e la bellezza della vita!
Buona Pasqua a tutti i bambini e le famiglie!
(IMMAGINE: COMPIANTO, scultura Agostino Ghilardi / Elena Tiraboschi, ragazza / IMMAGINE, p. Antonio Consonni)