0044. L’ARTE DI EDUCARE. E se si rompe? Utilizzo del materiale frangibile durante il pasto

Il momento del pranzo costituisce uno degli aspetti significativi della vita al NIDO, sia rispetto al benessere fisico sia rispetto all’autonomia e convivialità. Per questo motivo le scelte educative di come caratterizzare questo momento sono fondamentali e vanno ben ponderate, sulla base degli obiettivi che si intende promuovere.

Uso dei materiali frangibili durante il pranzo. Fra le tante scelte che le figure educative devono fare, oggi vogliamo fare luce su un aspetto che suscita sempre molti interrogativi: l’utilizzo degli oggetti frangibili al nido. Tali oggetti possono essere piatti in ceramica, bicchieri e brocche di vetro. Spesso si pensa che questi oggetti siano delicati, pericolosi se lasciati a disposizione di bambini così piccoli e quindi che non siano adatti perché potrebbero rompersi e i bambini potrebbero farsi male. Ma è interessante guardare anche il rovescio della medaglia: questi materiali sono accattivanti agli occhi dei bambini, catturano la loro attenzione e suscitano molto interesse, allo stesso tempo sono oggetti veri, reali, che vedono usare anche da noi adulti, che loro tendono a imitare in tutto.

Ci sembra quindi importante, poter offrire ai bambini l’opportunità di usare gli oggetti frangibili durante il pranzo, proponendoli quando osserviamo che hanno raggiunto determinate competenze.

Gli obiettivi. L’obiettivo principale è l’autonomia: il bambino impara a fare da solo, da gesti semplici ad azioni più elaborate e complesse. Allo stesso tempo le sue capacità vengono valorizzate partendo dal presupposto imprescindibile della fiducia che si intende dare al bambino, nel suo impulso naturale ad agire e conoscere.

Avendo a disposizione questi materiali (pensati e scelti per caratteristiche e dimensioni), un ambiente adatto, ben organizzato e preparato, il bambino accende naturalmente il suo interesse ad apprendere come utilizzarli con sempre più attenzione e abilità, impara a sperimentare le proprie forze, a misurarle e controllarle.

E se si rompe??? In questo caso l’errore (visto spesso da noi adulti negativamente) diviene opportunità! Il bambino, attraverso il meccanismo di causa-effetto impara molto velocemente la differenza di questi materiali rispetto a quelli di plastica e apprende che tali strumenti se cadono o vengono lanciati, si rompono. Sarà quindi, è portato ad averne maggiore cura, affinando allo stesso tempo la manualità fino-motoria e la coordinazione oculo-manuale. La sicurezza individuale e del gruppo, ovviamente è sempre sullo sfondo e impegno dell’adulto che si occupa di loro.

Siamo sicuri che questo tipo di opportunità porteranno ad una crescita delle competenze, dell’autostima ed a una gratificazione emotiva e sociale.