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467. Incoronata. Sguardi nuovi

467. Incoronata. Sguardi nuovi

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Oggi 29 marzo 2025 presso la Chiesa di S. Maria Incoronata della Congregazione della Sacra Famiglia viene presentato il libro d’arte «INCORONATA. STORIE. SAGGI. RICERCHE» (288 pagine) con 21 saggi di studiosi e ricercatori che in questi ultimi anni hanno dedicato passione e ricerca alla nostra storia e alla nostra esperienza. Il libro è un punto di arrivo di tante ricerche che ci rivelano la ricchezza del patrimonio del nostro convento, ma anche un punto di partenza per nuovi studi che ci permetteranno di creare legami in modo più consapevole e responsabile alla nostra storia, alle nostre storie.

L’opera viene pubblicata proprio nell’anniversario del primo studio del nostro confratello p. Nicola di Bianchi (IL MONASTERO dell’INCORONATA) nel V centenario della morte di Bartolomeo Colleoni (3 novembre 1475) che del Convento è stato il sostenitore economico. P. Angelo Ubbiali nell’INTRODUZIONE al libro ricorda che il «materiale [è stato] raccolto […] con una passione esemplare, con una assiduità pervicace e con una pazienza certosina […]» E continua: «abbiamo seguito la fatica, la costanza e la gioia del ricercatore. Non è stato facile, dopo le dispersioni e le manomissioni del tempo e degli uomini, arrivare a questo documento, umilmente chiamato «notizie storiche» -ma, forse, l’esperienza ha indotto l’autore alla prudenza: novità possono sempre emergere dai nascondigli dei documenti».

Con la nuova Opera sull’Incoronata vogliamo onorare la memoria di coloro che sono all’origine dell’Incoronata, e continuano ad abitarla come ‘animae loci’: s. Francesco > negli 800 anni della composizione del Cantico delle Creature (1225-2025) -composto oramai completamente cieco, ma con uno sguardo di fede ricolmo di gratitudine per le meraviglie del creato e riesce a cogliere la presenza del Creatore che dona ad esse significato e senso; il condottiero Bartolomeo Colleoni nei 550 anni della morte (3 novembre 1475-2025) -che, oltre ad essere stato un grande uomo in vita, ha lasciato un’eredità che ancora oggi, a 550 anni di distanza dalla sua scomparsa, continua a sostenere e accompagnare donne in difficoltà attraverso la fondazione del Luogo Pio della Pietà; e infine s. Paola Elisabetta nei 170 anni dell’accoglienza della prima orfana (3 aprile 1855-2025) -evento che ha segnato il cambiamento della sua esistenza: da una vita ‘fredda e indifferente’ a una vita generosa e creativa nell’accogliere e accompagnare bambini e bambine orfane.

Francesco, Bartolomeo, Paola Elisabetta abitano questo luogo e continuamente ci ricordano le domande essenziali per continuare a diventare umani nella ricerca del senso e della felicità che, per loro, voleva dire abitare la dimensione ‘religiosa’, cristiana, dell’esistenza.

Con questa Opera vogliamo altresì onorare chi quotidianamente attraversa questo spazio sacro e meraviglioso: non solo i religiosi, i fedeli e i visitatori, ma anche i bambini e ragazzi che qui passano per pregare, ‘fare arte’ e ammirare. Il percorso della costruzione del libro è stato segnato dall’incontro con tante amiche e amici studiosi, appassionati, ricercatori. Dentro l’incontro abbiamo sperimentato una tessitura paziente e delicata con i nostri ‘antenati’ che ci hanno preceduto nel segno di una vita audace e nel segno di una speranza per il domani. Di più ancora: questa esperienza di confronto ci ha reso più sensibili e responsabili nei confronti delle giovani generazioni che quotidianamente ‘attraversano’ questo spazio sacro dell’Incoronata, piena di un passato luminoso che continua a ‘turbare’ il nostro presente.

È proprio vero che «le cose sono unite da legami indivisibili: non si può cogliere un fiore senza turbare una stella» (Albert Einstein, 1879-1955, fisico) o per dirla in modo diverso: «raccogli un fiore sulla Terra e muoverai la stella più distante» (Paul Dirac, 1902-1984 fisico). Cioè non si può ‘scomodare’ e incontrare la memoria senza esserne toccati come la luce di una stella. S’avverte la consapevolezza di una sottile e nascosta armonia cosmica che rende tutto l'essere compatto, simile a un arazzo. Se tu strappi un filo, è come se lievemente ma irrimediabilmente tu incrinassi l'intero progetto, la trama globale, il tessuto d'insieme. Questa convinzione dalle prospettive infinite può diventare una parabola anche per quel microcosmo che è l'umanità, la nostra piccola umanità attorno all’Incoronata. E da lì vivere il mondo, la storia.

Client

p. antonio consonni, coordinatore del progetto

Date

29 Marzo 2025

Tags

Percorsi

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