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452. SECONDARI. GIORNATA DELLA MEMORIA: Un blocco di ghiaccio, uno specchio dell’anima, una ragazza Anna!

452. SECONDARI. GIORNATA DELLA MEMORIA: Un blocco di ghiaccio, uno specchio dell’anima, una ragazza Anna!

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L'abside della Chiesa dell'Incoronata, ambiente di preghiera e raccoglimento, si è trasformato in un vero luogo del cuore per riflettere con i ragazzi e ragazze della Scuola Secondaria in occasione della Giornata della Memoria 2025 nell’80° anniversario della liberazione del Campo di Auschwitz- Birkenau. Al centro, una lastra di ghiaccio, lucida e trasparente come un cristallo, catturava lo sguardo di tutti. Imprigionata al suo interno, l'immagine del volto sorridente di Anna Frank, un'adolescente con gli occhi pieni di speranza, sembrava scrutarci, invitandoci a una profonda riflessione. Il ghiaccio, destinato a sciogliersi lentamente, come il tempo che passa, è stato scelto non a caso. Rappresenta la fragilità della memoria umana, la tentazione di dimenticare le atrocità del passato. Ma è anche un simbolo della nostra responsabilità: quella di mantenere viva la fiamma della  memoria, affinché le nuove generazioni non ripetano gli errori del passato. Quel blocco di ghiaccio, più di mille parole, ci ha ricordato l'orrore della Shoah, la tragedia di milioni di innocenti. Ci ha parlato di pregiudizi, odio e indifferenza, sentimenti che ancora oggi minacciano la nostra società. Ma ci ha parlato anche di coraggio, di speranza e di resilienza di una ragazza poco più grande dei nostri studenti. La scuola con questo gesto semplice ma potente, ha invitato i ragazzi e le ragazze, i docenti, gli educatori, tutti insieme a non restare indifferenti. Ci ha chiesto di impegnarci, ciascuno di noi, a costruire un mondo più giusto, più umano, dove non ci sia spazio per la discriminazione e l'intolleranza. Guardando quel blocco di ghiaccio che si scioglieva lentamente, accompagnati dalla lettura di una pagina del diario di Anna, con il sottofondo del suono della tromba e la lettura di una lettera immaginando che Anna la possa scrivere ai nostri ragazzi, abbiamo provato un'emozione profonda, un senso di urgenza…  il passato non è un capitolo chiuso di un libro, ma una parte viva della nostra storia, della nostra società, che continua a influenzare il nostro presente e il nostro futuro. Non dimentichiamo le vittime della Shoah e di sempre. Non dimentichiamo che la memoria è un dono prezioso, che dobbiamo custodire e tramandare alle generazioni future. Uniamoci al nostro presidente della Repubblica con tutti i capi di stato riuniti al Campo di Auschwitz-Birkenau per ricordare l’80° anniversario della liberazione e, al coro di voci che in tutto il mondo si levano per dire “MAI PIÙ”. Impariamo dal passato per costruire un futuro più giusto, più pacifico, dove ogni essere umano sia rispettato e valorizzato.

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Client

Docenti ed Educatori

Date

01 Febbraio 2025

Tags

Educare

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