Carissimi ragazzi e ragazze, sabato scorso, 7 settembre, il cancello della Scuola Secondaria si è aperto per accogliere per la prima volta i nuovi compagni delle classi prime e con loro abbiamo vissuto un momento di accoglienza, di festa e di gioco che è stato un modo per dare loro il benvenuto; oggi, giovedì 12 settembre 2024, inizia ufficialmente il nuovo anno scolastico e ci ritroviamo tutti insieme, anche con voi, ragazzi di seconda e di terza e siamo contenti ed un po’ emozionati di potervi dire: BENTORNATI!
Anche per voi, come per i nuovi alunni di prima, la Sacra si è presentata stamattina come una base di lancio in stile Cape Canaveral; perché questa immagine? Cosa può avere in comune la scuola con una missione interstellare? Sabato dicevo ai vostri nuovi compagni che ciascuno di voi è un po’ come un astronauta perché chiamato ad esplorare, ma non tanto la Scuola Secondaria: la vera esplorazione che vi attende è quella di scoprire voi stessi con le grandi potenzialità di bene racchiuse in quell’universo che sono le vostre menti e i vostri cuori per poter tracciare la rotta verso cui indirizzerete la vostra vita.
Intendiamoci, carissimi, un viaggio così non inizia certo oggi né finirà a giugno 2025… quella che oggi ufficialmente iniziamo è un’altra tappa di questo viaggio spaziale che durerà per tutta la vostra esistenza portandovi ad oltrepassare di volta in volta, di anno in anno nuove frontiere, a vivere nuove situazioni talora entusiasmanti talora complicate, a tratti procedendo alla velocità della luce, in altri rallentando a sub-luce fino ad avere l’impressione di essere fermi; ebbene sappiate che nessuno di questi momenti sarà inutile: se non spegnerete i motori accontentandovi del momento, se non invertirete la rotta per paura dell’ignoto, in altre parole se proseguirete il viaggio, esplorerete sempre meglio voi stessi e conoscerete la grandezza di ciò di cui le vostre menti e i vostri cuori sono capaci e insieme a ciò diventerete esperti anche dei limiti che vi accompagnano e imparerete adaccoglierli, affrontarli e superarli. Del resto ad un astronauta, ad un esploratore non possono mancare né il desiderio di conoscere né il coraggio di viaggiare.
C’è poi un ultimo punto su cui vorrei soffermarmi; a parte i primissimi esperimenti, fin da subito le agenzie spaziali (come la NASA) hanno scelto di non mandare in missione singoli astronauti, ma di approntare equipaggi, gruppi più o meno numerosi di persone. Anche per voi è così, anche qui a scuola: non siete da soli nell’esplorare la vita! Gli altri, i parenti, gli amici, i compagni, coloro che intersecano la nostra rotta anche solo per un tratto più o meno lungo, insomma, ogni persona incontrata ci aiuta a conoscere e a conoscerci di più e meglio. Vi propongo allora di provare ad immaginarci tutti insieme come membri di un equipaggio, coinvolti nella stessa avventura; e i membri di uno stesso equipaggio, ciascuno col suo ruolo ben preciso, non si fanno solo compagnia, ma collaborano per arrivare a destinazione, di fronte agli ostacoli si fanno coraggio a vicenda e si aiutano concretamente, si prendono cura l’uno dell’altro, sanno indicare ed evitare minacce e anomalie, insomma entrano in relazione tra loro e dalla qualità delle loro relazioni può dipendere il successo del viaggio di tutti e di ciascuno.
Carissimi ragazzi e ragazze, noi siamo un po’ un equipaggio, tutti: voi e noi insegnanti ed educatori coi nostri compiti che ci derivano non dall’essere infallibili o invulnerabili, ma dall’esperienza e dall’aver iniziato il viaggio prima di voi. Tutti siamo esploratori; se avremo cura delle relazioni tra noi, il viaggio ci porterà davvero fino alle stelle. Questo è il nostro augurio.
Buon anno scolastico a tutti!