Saluto alle classi 1 Secondaria
Carissimi ragazzi e ragazze, è con grandissimo piacere che, a nome di tutti i miei colleghi insegnanti, vi accolgo alla Scuola Secondaria della Sacra Famiglia. BENVENUTI!
Entrando poco fa vi sarà sembrato di aver varcato non la soglia di una scuola, ma di un centro aerospaziale, tipo Cape Canaveral: astronauti con tute argentate, razzi interstellari da costruire... Lasciate prima di tutto che vi tranquillizzi: non avete sbagliato indirizzo! Questa è la vostra scuola, ma in qualche modo è anche un centro di lancio da cui sta per partire un’astronave, un razzo interstellare che vi porterà a compiere una nuova missione verso un nuovo pianeta, un territorio per voi inesplorato che è la Scuola Secondaria.
Oggi in qualche modo anche voi come l’astronauta Neil Armstrong quando cinquantacinque anni fa scese per primo sulla luna compite un piccolo passo (avete varcato un cancello), ma che è grande perché dice che state diventando grandi e questa è un’avventura entusiasmante! Da oggi sarete impegnati giorno dopo giorno a scoprire i misteri della Scuola Secondaria, ad esplorarla in tutti i suoi aspetti…in tre anni diventerete esperti, ma la vera esplorazione che vi attende non è questa: la vera esplorazione che vi attende è conoscere voi stessi, le enormi potenzialità di bene che ci sono dentro ciascuno di voi e così cominciare a tracciare la vostra rotta perché il viaggio dura tutta la vita e quella che inizia oggi è solo una tappa.
Certamente di fronte all’ignoto può nascere qualche timore, davanti a ciò che non si conosce si prova qualche brivido di paura e probabilmente ne avrete un po’ anche voi: “Come saranno i miei nuovi compagni? Come saranno i miei insegnati? E le lezioni, le interrogazioni, le verifiche…ce la farò? Carissimi, tutte queste domande, questi timori sono assolutamente normali, ma la paura non vi deve bloccare perché (e cito ancora l’astronauta Neil Armstrong) “Il mistero genera meraviglia e la meraviglia è alla base del desiderio dell’uomo di capire”.
Lungo il viaggio, qualsiasi viaggio, a maggior ragione uno interstellare può capitare qualche inconveniente, qualche battuta d’arresto, qualche momento un po’ più buio degli altri… In quei momenti non fermatevi a guardare il buio, ma ricordatevi di guardare le stelle che sono lì anche per orientarvi, per indicarvi la direzione e queste stelle attorno a voi sono tante: i vostri genitori, noi insegnanti ed educatori siamo qui per fare luce, per non farvi perdere la rotta o per aiutarvi ad aggiustarla. Un’altra astronauta, Samantha Cristoforetti ha detto: “Tante volte un ostacolo è solo un messaggio che la vita ti dà. Devi trovare un’altra strada, ma non vuol dire che non puoi arrivare a destinazione."
Carissimi ragazzi, concludo questo saluto ricordando che le stelle hanno molto a che fare coi desideri (perché in latino “sidera” significa “stelle”. L’augurio che vi facciamo è che ciascuno di voi lungo il viaggio possa trovare le sue stelle, che in ciascuno di voi si accendano i desideri più luminosi, quelli capaci di illuminare la vostra vita e quella di chi la condividerà con voi rendendola non tanto una “bella vita”, ma una vita buona. Noi, per quel che ci compete, ci impegniamo a starvi accanto in questa tappa, mentre esplorando questo mondo che è la Scuola Secondaria, cominciate ad esplorare voi stessi.
“Mi chiedo – disse il Piccolo Principe – se le stelle sono illuminate perché ciascuno possa trovare la sua.” Noi crediamo di sì.
…tre, due, uno… lancio!
Buon anno scolastico!