Nei giorni 17 e 18 aprile, le classi seconde della Scuola Secondaria si sono recate in visita all'Accademia Carrara di Bergamo.
La scelta di questa meta non è stata casuale: per celebrare, anche se in ritardo, Bergamo e Brescia Capitali della cultura, abbiamo pensato che potesse essere interessante visitare alcuni dei nostri capolavori, quelli che molto spesso diamo per scontati proprio perché li viviamo nella quotidianità. Partendo dalla Pinacoteca dell’Accademia Carrara, i ragazzi hanno avuto modo di poter vedere dal vivo alcune delle opere d’arte degli autori che hanno plasmato la storia dell’arte, concentrandosi sulla pittura rinascimentale, argomento che gli studenti di seconda stanno affrontando sia nella disciplina di storia che di arte. Tra i capolavori che più li hanno colpiti, va inserito il San Sebastiano di Raffaello, simbolo dell’Accademia Carrara e opera giovanile del grande artista urbinate.
I ragazzi hanno poi avuto modo di vedere alcune opere del grande pittore che ha fatto la storia di Bergamo, Lorenzo Lotto, soffermandosi sul ritratto di Lucina Brembati. Tra i quadri che li hanno maggiormente colpiti ci sono stati i dipinti di Canaletto che, con le sue vedute, è stato in grado di “fotografare” Venezia qualche secolo prima dell’invenzione della macchina fotografica.
Per concludere la mattinata, gli allievi si sono messi in gioco cercando di creare, in una stanza, il loro museo ideale, allestendolo con alcune opere d’arte di loro ideazione e con riproduzioni dei grandi capolavori della storia dell'arte.
Successivamente, si sono diretti verso Città Alta, che hanno raggiunto dopo una passeggiata attraverso la Porta Sant’Agostino, il Parco della Fara e via Porta Dipinta con la chiesa di San Michele al Pozzo Bianco. Una volta raggiunta Piazza Vecchia, hanno potuto osservare e scoprire alcuni segreti dei monumenti della piazza, come Palazzo della Ragione con il Campanone e la Fontana Contarini ed infine, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni e il Battistero.
Durante la giornata i ragazzi si sono dimostrati curiosi e volenterosi di conoscere di più in merito alla nostra città e hanno apprezzato questo modo di fare scuola che gli ha consentito di scoprire nuovi lati di compagni, amici e insegnanti tramite una nuova esperienza condivisa.