329. MANGIARE SANO. LA RELAZIONE TRA CONSUMO E APPREZZAMENTO DEL CIBO, PAUSA PRANZO E LE MERENDE CONSUMATE A SCUOLA. Per una merenda sana a scuola

Come Genitori facenti parte della Commissione Mensa, lo scorso anno scolastico abbiamo assaggiato (a sorpresa) più volte i cibi proposti durante il pranzo e dalla nostra piccola indagine è risultato che il cibo proposto è effettivamente ben cucinato, caldo, bilanciato e con un buon sapore ed identico per le varie scuole, ad eccezione ovviamente del nido e dei pasti dedicati agli alunni che necessitano di diete particolari.

Al netto delle osservazioni accolte dalla scuola di chiedere allo chef (compatibilmente con le linee guida Asl), di provare a variare le tipologie di verdure e frutta e tentare di inserire piatti nuovi e magari meno destrutturati (leggi pasta e tonno a parte o pasta e ceci a parte) per abituare a sapori più “complessi”, è emerso chiaramente che l’indice di gradimento delle portate principali, risulta inversamente proporzionale all’età. Complessivamente però il consumo da parte degli alunni è sufficiente ma ovviamente è legato alla tipologia delle pietanze proposte: i primi piatti vengono mangiati quasi da tutti, mentre sono scartati alcuni secondi e i contorni di verdure non riscuotono mai grande successo.

In particolare però abbiamo osservato che anche nei giorni dei menù preferiti se infanzia e 1’-2’ primaria, dell’intero pasto resta un avanzo  di ca il 5% - 15% salendo in 3’ 4’ 5’ primaria e secondaria, si nota un aumento dello scarto e di più tra le bambine/ragazze, (si osservano una richiesta di quantità inferiore della porzione o rifiuto totale della pietanza o avanzi fino al 20-25% del cibo servito e qualcuno purtroppo si limita solo a scegliere pane o pasta in bianco).

Alla luce di questa osservazione, ci siamo quindi interrogati sul perché, quali fattori influenzano? Abbiamo tentato delle risposte. Le abitudini alimentari subiscono variazioni anche in famiglia con l’aumentare dell’età? I modelli di riferimento variano con la crescita dei bambini/ragazzi? Le scelte degli alimenti cambiano per imitazione tra pari? Nuove cattive abitudini, mode? Forse per i più piccoli scelgono di più i genitori, mentre da “grandi” si lascia maggiore autonomia sul menù? L’orario dei pasti influisce? Tutto può essere, nessuno tra noi è un esperto, ma con il buon senso di padri e madri di famiglia ed anche in base all’osservazione degli educatori che seguono i nostri figli in quei momenti della giornata, abbiamo elaborato questa riflessione che vogliamo condividere con voi.

Se l’indice di gradimento del cibo proposto dalla mensa scolastica e l’appetito fosse anche legato al tipo di merende/spuntini consumati dai nostri bambini e ragazzi prima e dopo il pranzo?

Da quanto osservano gli educatori, in molti casi la tipologia delle merende non è sempre adatta per tipologia e quantità. Gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio sono una sana abitudine ma non dovrebbero MAI sostituire i pasti principali. LA COLAZIONE ad esempio, i nostri figli la fanno regolarmente? Noi genitori che esempio diamo? Purtroppo è uno dei pasti principali ma spesso viene fatta di fretta se non addirittura saltata ed ecco che si arriva all’intervallo affamati e quindi si consuma una merenda abbondante o sbilanciata e poi magari manca l’appetito al momento del pranzo.

Da qui la consapevolezza che forse, per equilibrare meglio i loro pasti, occorre provare a scegliere merende diverse per i nostri bambini e ragazzi da consumare a scuola.  Spesso gli snack confezionati che più vengono apprezzati sono sbilanciati a livello nutrizionale, una sorta di veleno che piace ma abitua a gusti edulcorati e che distrugge la salute alimentare dei nostri figli. Attenzione nessun cibo è da demonizzare, ma la quantità e la frequenza con cui si mangia è da tenere in forte considerazione. Leggere le etichette ci dà modo di verificare la quantità di grassi e zuccheri e accorgersi che dietro a tanti pacchettini dai colori sgargianti e comodi solo all’apparenza, non sempre c’è un adeguato rapporto energetico.

Pensare e dedicarsi alla preparazione di una merenda SANA invece aiuta a distribuire l’energia nella giornata senza appesantire. È molto importante sapere che uno spuntino dovrebbe avere un apporto calorico bilanciato tra le 100 e 200 kcal in funzione anche dell’età e delle tante attività sportive e non che seguono la giornata dei bambini e ragazzi. Dire che non abbiamo tempo e che ai nostri figli piacciono solo certi cibi non è una buona scusa, piccole varianti da introdurre pian piano possono fare la differenza!

Bastano pochi minuti al giorno per coinvolgere i nostri figli nella scelta e preparazione delle merende, questo li renderà più consapevoli di ciò che è buono solo al palato da ciò che è DAVVERO buono per la loro salute, una preziosa abitudine che gli resterà per tutta la vita.

BUONA MERENDA A TUTTI!!!