Per addentrarci nella magica atmosfera dell’attesa del giorno di Santa Lucia, nella giornata di mercoledì 6 dicembre, le classi seconde si sono ritrovate nella sala degli alberi della nostra scuola per assistere alla lettura della storia “Quanti regali Santa Lucia”, animata non solo dall’attore del Teatrodaccapo di Romano di Lombardia, ma anche dai bambini stessi, che si sono divertiti contribuendo al racconto con canzoncine, gesti e molto altro.
È stata raccontata la storia di Pollo, un pulcino che vive insieme alla sua famiglia e ai suoi amici nella sua casa, la cascina Felicina. Un giorno Pollo decide di andare finalmente ad esplorare la grande città e il primo luogo che incontra sul suo percorso è la scuola. Proprio qui, scopre l’esistenza di una Santa di nome Lucia, che era stata mandata da Dio sulla terra perché gli uomini del tempo si erano dimenticati dell’esistenza del Paradiso: facevano la guerra tra loro, vivevano nell’indifferenza, non aiutavano il prossimo e i ricchi disprezzavano i poveri. Così Lucia, la “Santa dagli occhi splendenti”, scese sulla terra nella notte tra il 12 e il 13 dicembre e lasciò un regalo a ogni bambino.
Pollo rimane molto sorpreso da questa storia e, senza dirlo a nessuno, decide anche lui di scrivere la letterina alla Santa e di preparare il fieno per l’asinello, ma ben presto si rende conto che se anche gli altri cuccioli della cascina avessero ricevuto dei doni, sarebbe stata festa per tutti! Quindi Pollo decide di aiutare tutti i suoi amici cuccioli a scrivere la letterina, e la mattina successiva… mamma mia quanti regali!
E così, delle semplici pagine di giornale date ai nostri bambini sono diventate degli aquiloni, una vasca piena d’acqua, una moto, delle spade, dei mazzolini di fiori, e tanti altri doni che Pollo e i suoi amici hanno ricevuto.
Inutile dire che i bambini si sono divertiti molto e si sono lasciati coinvolgere immediatamente dall’atmosfera che l’attore ha saputo magistralmente creare. Osservandoli, noi insegnanti ci siamo accorte di come, nonostante il periodo storico che stiamo vivendo, gli occhi dei nostri bambini sappiano ancora emozionarsi e sprizzare stupore, trepidazione e attesa.