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298. EDUCATORI. Il mattino (...e non solo) ha l’oro in bocca!

298. EDUCATORI. Il mattino (...e non solo) ha l’oro in bocca!

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Ore 7.25...Parcheggio l’auto al solito posto (a quest’ora per fortuna non c’è grande difficoltà nel trovare posti liberi ndr), recupero i miei “bagagli”, ovvero PC e agenda, e mi dirigo verso la scuola primaria. Ad attendere, fuori dagli ingressi, c’è già un gruppetto di bambini e bambine e la cosa che più mi stupisce è che pare proprio non vedano l’ora di entrare, tant’è che, appena aperta la porta, si fiondano veloci all’interno e spariscono lungo le scale e i corridoi per raggiungere le loro aule. Immagino che arrivino così presto perché i genitori debbano “scappare” al lavoro e che per loro questa levataccia sia un grosso sacrificio. 

In realtà scopro che alcuni di questi alunni così mattinieri si fanno accompagnare a scuola così presto per avere più tempo per giocare e stare con i compagni. Ma come, rinunciare a qualche minuto prezioso di sonno per andare a scuola? Non pare strano anche a voi? In fondo, mi viene da dire che si tratta soltanto di una questione di priorità e i nostri bambini e ragazzi da questo punto di vista hanno molto da insegnarci.

Così il PRE, quel momento che precede le lezioni, è un tempo di incontri, di racconti, di saluti calorosi e sorrisi, di sguardi e persino di abbracci. A quanto pare la voglia di tornare a scuola, di stare insieme, di poter giocare un po’ di più con i compagni rende meno fastidioso il suono della sveglia e meno gravoso l’impegno di arrivare puntuali (anche se qualcuno in ritardo non manca mai). C’è di che rimanere stupiti, ve lo assicuro, anche perché dubito che a noi adulti capiti la stessa cosa!

Se alla mattina si assiste a questa simpatica scena, al pomeriggio, alla fine della giornata scolastica, succede che alcuni genitori debbano aspettare interminabili minuti in portineria prima che vedano arrivare i loro figli. Già, perché alcuni dei nostri alunni aspettano la seconda, la terza chiamata all’altoparlante prima di andare...altri, i più ostinati, non lasciano i loro giochi ma soprattutto i loro compagni finché non sentono l’ultimatum di Adriana: “...urgente! Ultima chiamata!”. Per loro c’è ancora tempo per un ultimo tiro al pallone o un’ultima chiacchiera prima di congedarsi e tornare a casa.

Alla scuola secondaria invece c’è chi si ferma un po’ più a lungo per non perdersi un piccolo rito quotidiano dal sapore vagamente British. Infatti, puntuale come protocollo di palazzo reale vuole, alle 17 c’è l’appuntamento con il “Tè della Regina”, un modo simpatico di condividere la merenda e qualche chiacchiera sorseggiando del buon tè caldo con qualche biscotto.

Ci fa immensamente piacere constatare che anche questi tempi, che potrebbero sembrare un “peso” alla già intensa giornata, in realtà siano vissuti in modo sereno e positivo dai bambini e dai ragazzi. Sappiamo bene che PRE e POST (scuola) sono servizi che permettono alle famiglie di organizzare e conciliare al meglio gli impegni personali e lavorativi con quelli della famiglia. Per noi “custodire” i vostri figli anche in questi tempi è un gesto di attenzione e cura di primaria importanza.

Tornando all'aneddoto iniziale mi immagino alla sera alcuni dei nostri alunni indaffarati per preparare a puntino zaini, merende e tutto il resto per essere l’indomani tra i primi ad arrivare davanti all’ingresso della scuola. Così al mattino, di fronte a questa scena, mi capita che, oltre al consueto buongiorno, di tanto in tanto aggiunga scherzando: “A saperlo prima, vi avrei dato le chiavi e sarei rimasto a dormire ancora un po’!”

Client

Gigi e gli Educatori

Date

28 Ottobre 2023

Tags

Esperienze

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