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284. SCUOLA PRIMARIA. Cosa direbbe a voi genitori vostro figlio all’inizio della scuola Primaria

284. SCUOLA PRIMARIA. Cosa direbbe a voi genitori vostro figlio all’inizio della scuola Primaria

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Sabato 9 settembre, ore 9.30

 

Provo a dire a voi genitori di classe 1^ che cosa vorrebbe dirvi il vostro bambino che inizia la sua avventura scolastica.

Cari mamma e papà, Io oggi comincio il mio nuovo percorso al quale mi avvicino un po’ preoccupato perché per me è un'avventura del tutto nuova e inedita e mi domando: come sarà? ce la farò?

So che voi sarete sempre accanto a me e mi aiuterete ad affrontarla però voglio provare a dirvi anch’io che cosa potrebbe farmi stare meglio.

Intanto, anche se voi e io puntiamo sempre al massimo, potrà capitare che a scuola non sarò sempre il più bravo. Mi potrà succedere di sbagliare e allora avrò bisogno di essere incoraggiato a riprovarci; se capiterà che la maestra mi chiederà di rifare a casa il lavoro che ho sbagliato a scuola, non guardatemi male ma sostenetemi. E se non ho capito qualcosa, non dovrete spiegarmi voi tutto daccapo perché se voi mi spiegate in un modo diverso da quello che ha usato la maestra, io rischio di andare in confusione e non capire: “a chi devo dare ragione? alla maestra? alla mia mamma?”. Non chiedete neppure alle altre mamme per sapere se i miei compagni hanno il mio stesso problema ma, se capite che non ho capito fatemi andare a scuola senza compito piuttosto e aiutatemi a non avere vergogna ad alzare la mano a scuola per chiedere ulteriori spiegazioni. La maestra è lì apposta, è il suo lavoro, figuriamoci se non mi aiuta! Non controllate tutti i giorni i quaderni, non chiedetemi sempre come hanno fatto i miei compagni; io sono io, unico e speciale e non posso essere confrontato con nessun altro.

Se è possibile al mattino, quando mi alzo, aiutatemi a prepararmi con calma, senza la fretta che mi aumenta lo stress. Devo imparare ad essere autonomo e quindi lasciatemi lavare e vestire da solo, lasciatemi fare colazione con calma senza imboccarmi se sono lento. Non preparatemi voi la cartella ma aiutatemi a prepararla e a controllarla da solo, magari la sera prima, aiutandomi a ricordare il programma della giornata così che io possa chiedermi: “che maestra ho domani? che disciplina? quali quaderni o libri devo mettere in cartella? e se faccio educazione motoria cosa devo ricordarmi?”

Quando mi accompagnate a scuola (o allo scuolabus) lasciatemi entrare tranquillo, senza richiamarmi indietro per altri baci e abbracci che mi fanno venir voglia di piangere perché aumentano la percezione del distacco. Dispiace anche a me separarmi da voi, ma devo diventare grande e comportarmi come tale. Può andar bene i primi giorni ma poi lasciatemi sul portone e andate tranquilli al lavoro perché io, come voi, devo maturare la sicurezza che ci ritroveremo sorridenti al suono della campana finale.

E se, dopo un po’ capite che a scuola non mi trovo bene o ho qualche problema di apprendimento, non allertate la rete delle mamme in whatsapp chiedendo a tutte se anche i loro bambini hanno le stesse difficoltà; rivolgetevi prima di tutto agli insegnanti che sono lì apposta per affrontare i problemi che possono insorgere. Gli insegnanti sanno bene che è solo insieme con la mia famiglia che si possono affrontare e risolvere eventuali situazioni di difficoltà e insieme trovare il modo di aiutarmi sia a scuola che a casa.

Vogliamo stare bene insieme, io bambino, i miei insegnanti e la mia famiglia; soprattutto voglio stare bene io bambino che ho tutto  il diritto e il dovere  di imparare le nuove conoscenze ma chiedo di farlo con gioia imparando anche ad affrontare le difficoltà della mia crescita.

Buon anno scolastico a tutti!

Client

Prof. Luciana Ferraboschi con le maestre

Date

30 Settembre 2023

Tags

Educare, Percorsi

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