Nel mese di dicembre gli alunni delle classi quinte si sono cimentati in qualcosa di nuovo, in un’esperienza molto stimolante, hanno costruito un circuito elettrico.
Hanno messo a frutto le loro abilità pratiche e non solo teoriche partendo dalle nozioni fondamentali apprese durante le lezioni di tecnologia.
Questa prova è stata utile per capire come effettivamente si genera e funziona la corrente elettrica perché non sempre la teoria corrisponde alla pratica (anzi il più delle volte non corrisponde affatto), ma eppure entrambe hanno bisogno di esistere e coesistere. Da un pensiero nasce un’idea, da un’idea nasce un’azione, dall’azione si ottiene un risultato.
Prima di costruire il circuito elettrico i ragazzi si sono posti alcune domande.
Cos’è l’energia? > Tutte le apparecchiature diffuse nelle nostre case utilizzano, per funzionare, le corrente elettrica. L’uso più comune riguarda la lampadina, capace di trasformare l’energia elettrica in energia luminosa. Se ai poli di una pila si collega una lampadina, tramite fili di materiale conduttore, si costruisce un circuito elettrico: il flusso di elettroni che scorre lungo il filo di materiale conduttore attiva la lampadina, che si riscalda ed emette raggi luminosi.
Cos’è un circuito elettrico? > Un circuito è una catena chiusa di conduttori dove scorre la corrente.
Com’è fatto un circuito? > Un circuito è costituito da un generatore di corrente, da un conduttore, da un utilizzatore e da un interruttore.
Quale materiale occorre per costruire un circuito? > Per costruire un circuito servono una pila piatta da 4,5 volt (generatore), un cavo elettrico (conduttore), un interruttore da 220V, una lampadina e un portalampada E10 (utilizzatore) e soprattutto una BUONA MANUALITÀ.
Come si costruisce un circuito?Si inizia dividendo il cavo elettrico in tre parti. Poi è necessario togliere la protezione di plastica dalle estremità per scoprire i fili di rame; una volta scoperti si devono avvolgere intorno al portalampada e collegarli alle entrate dell’interruttore. Infine attorcigliare i due fili sulle linguette della pila e provare ad accendere la lampadina premendo il tasto, se funziona l’esperimento è riuscito.
Quante soddisfazioni! > Ogni ragazzo con entusiasmo e curiosità ha dato il massimo per la buona riuscita dell’esperimento ottenendo da questa esperienza risultati molto soddisfacenti.
C’è chi si è scoperto un esperto elettricista, chi si è meravigliato davanti alla buona riuscita del suo esperimento e chi ha corso con la fantasia pensando di creare qualcosa di nuovo e diverso.
L’emozione di avere costruito, con le proprie mani, qualcosa che solo i “grandi” possono fare ha scatenato tante reazioni diverse. Quei bambini che faticano ad emergere perché timidi e introversi si sono trovati ad aiutare i compagni in difficoltà e orgogliosi dei loro risultati passavano di banco in banco fieri di se stessi. Chi invece molto esperto nella teoria trovandosi in difficoltà con la pratica ha esaltato il successo del compagno che lo ha aiutato.
In classe ritornavano alcune affermazioni che trasmettevano tanta soddisfazione oltre agli sguardi e ai volti felici ed increduli: “Ci sono riuscito, funziona!” - “Anche io, anche il mio si accende!” // “Questa attività mi è piaciuta tantissimo, la farò anche a casa.” // “Posso aiutare il mio compagno?” - “Ce l’abbiamo fatta, adesso si accende!” // “Chissà cosa dirà mio papà quando vedrà il mio circuito, sarà contento!”