"The more languages you speak, the more you understand about yourself.”
Imparare una lingua straniera è sempre un'avventura che apre la nostra mente e il nostro cuore a un mondo che ci rende sempre meno stranieri e sempre più cittadini di un'unica umanità fatta di storie e culture differenti.
I nostri ragazzi si sono subito messi a disposizione per aprirsi alla multiculturalità che ci ha accolto in un campus americano, dove ragazzi dalla Francia, dalla Spagna, dalla Polonia e dal Kazakistan hanno condiviso con noi l'esperienza americana di Los Angeles e Las Vegas. Il nostro gruppo si è dimostrato accogliente con tutti i ragazzi e i counsellors (gli educatori americani) che ci hanno riconosciuto quanto siamo stati puntuali, educati, simpatici e pronti a un confronto amichevole.
Questo atteggiamento ha portato i ragazzi a riscoprire l'interesse per l'inglese che è diventato il reale strumento di comunicazione, non solo nell'ambito della classe per le attività didattiche, che per altro sono state valutate in modo molto positivo dai docenti americani, ma anche per fare amicizie e creare quei legami che, nonostante la distanza, potrebbero proseguire nel tempo.
Bravi ragazzi: vivere interculturalmente è una sfida personale a vincere la propria timidezza e semplicemente a lasciarsi andare, sperimentando che imparare l'inglese non è solo fare grammatica ma è imparare parole ed espressioni (anche con qualche errore!) che ci mettono in comunicazione con un mondo che è lì pronto per essere scoperto e fatto proprio.
Tutto questo è stato ritrovato dai ragazzi durante la serata dedicata alla graduation (consegna degli attestati): l'emozione e lo stupore che si leggevano sui loro volti mentre scoprivano il livello linguistico attestato dagli insegnanti madrelingua. Ciascuno dei ragazzi ha potuto dimostrare le sue competenze e metterle alla prova… l'entusiasmo ha poi accomunato i nostri ragazzi con tutti gli altri studenti stranieri in una canzone corale, "Sarà perché ti amo". (Guarda il video)