Chi viaggia con i bambini sa che dovrà rispondere a questa domanda a intervalli regolari di 5, 10 minuti al massimo. Non conta quanto sia lungo il tragitto, ci sarà sempre qualcuno che ti farà questa fatidica domanda e, anche se le mete delle nostre gite sono distanti pochi chilometri e i tempi di percorrenza sono brevi, immancabilmente si sentirà una vocina dal mezzo del bus chiedere: «...siamo arrivati?». Come se poi la risposta facesse tutta questa differenza.
Siamo sicuri che dietro a questa “impazienza” si nasconde l'attesa e il desiderio di arrivare a destinazione il prima possibile per iniziare a vivere appieno l'intensa giornata che ci aspetta, che si tratti di un parco o una piscina o semplicemente di un nuovo ambiente da scoprire. Viaggiare in autobus, in compagnia dei propri amici, è già di per sé un fatto speciale: è un tempo fatto di parole, racconti, risate (per le immancabili barzellette) e canti…
Questo però vale solo per il viaggio d’andata, perché al ritorno invece, le fatiche della giornata si fanno sentire e così, a parte pochissimi irriducibili, cullati dal dolce movimento del bus ci si concede un sonnellino rigenerante… e immaginiamo che i bambini stiano già rivivendo nei loro sogni le “avventure” della giornata.