La passione per il Nord germanico, le sue lingue e le sue culture mi spinge da sempre a esplorare testi che raccontano storie sorprendenti, cariche di esperienze, di sentimenti e di emozioni contrastanti che sono tuttora attuali. Vi propongo qui una mia traduzione dallo svedese medievale della ballata Herr Mannelig, nota anche come “Herr Mannerlig, Herr Magnus och havsfrun” o “Bergatrollets frieri” che è stata pubblicata nel libro “Il Martello e La Croce - Santi Missionari tra saghe e ballate scandinave”, a cura di Alberto Maria Osenga e Alessandro Ubbiali, ed. Monasterium .
È una ballata medievale svedese che racconta la storia di una bergatroll, una strega dei monti, che si propone a un cavaliere cristiano. È classificata SMB 26, TSB A 59. Può essere letta come una trasposizione del conflitto avvenuto nel mondo germanico all’arrivo del cristianesimo, e in particolare dello scontro fra cultura cristiana (ser Mannelig) e tradizione pagana (la strega). Paganesimo e cristianesimo si conoscono, si corteggiano, si incontrano e infine si respingono, proprio come i protagonisti della ballata: una bergatroll cerca di convincere ser Mannelig ad accettarla come sua moglie. Gli offre molti doni, ma il cavaliere rifiuta in quanto non è una donna cristiana ma una strega che appartiene al diavolo. Il rifiuto la rende disperata, perché vincendo ser Mannelig aveva “perso il suo tormento”, probabilmente suggerendo di essere sotto una maledizione.
Il termine svedese bergatrollet (dal termine germanico trylle, “magia”) indica non un troll di montagna, come comunemente ritenuto, ma una strega dei monti: un personaggio femminile legato al mondo pagano e dotato di poteri soprannaturali. Ser Mannelig si presenta come un giovane uomo molto attraente che attira l’attenzione della strega, la quale ne rimane infatuata. Essa si presenta per quello che è: un essere che dice il falso (“lingua ingannevole”), a cui non si può credere perché incanta con la sua magia. I doni che offre sono i più preziosi: cavalli (fecondità e pienezza di vita), mulini (ricchezza), spada dorata (azione energica, forza risoluta ed efficace), camicia (qualità magica di protezione come una corazza). Però ser Mannelig non accetta nulla di tutto ciò, semplicemente perché la bergatroll non è una donna cristiana: ella, nonostante sia magicamente potente e possa offrire grandi doni, non potrà mai essere all’altezza di una dama cristiana, che è rappresentativa di un’anima pura, casta e devota. Il testo recita così:
“Una mattina presto prima che il Sole sorgesse
E gli uccelli iniziassero a cantare
La strega dei monti si propose al bel signore
Con lingua ingannevole:
Ser Mannelig, Ser Mannelig, mi sposerete
Per tutto quello che io lieta offrirò?
Potrete rispondere unicamente sì o no,
Desiderate così oppure no?
Vi darò dodici possenti cavalli
Che pascolano in un boschetto ombroso
Mai ci fu sella su di loro
Nemmeno morse sulle loro bocche.
Vi darò dodici mulini
Che si trovano tra Tillö e Ternö
Le macine sono dell’oro più rosso
E le ruote sono cariche d’argento.
Vi darò una spada dorata
Che tintinna come quindici anelli d’oro
E colpisce come voi desiderate colpire
Sul campo di battaglia vincerete.
Vi darò una camicia così nuova
E lussuosa che bramerete indossare
Non è stata cucita con ago e filo
Ma fatta all’uncinetto con seta bianca.
Simili doni io lieto prenderei
Se tu fossi una donna cristiana
Ma ora tu sei la peggiore strega dei monti
Figlia degli spiriti maligni e del demonio.
La strega dei monti corse fuori dalla porta
Urlando e lamentandosi rispose:
“Se avessi sposato quel bel signore
Ora sarei libera da questo tormento”.
Ser Mannelig, Ser Mannelig, mi sposerete
Per tutto quello che io lieta offrirò?
Potrete rispondere unicamente sì o no,
Desiderate così oppure no?”