La NEWSLETTER della Scuola si arricchisce della presenza dei genitori. I rappresentanti della classe 2A PRIMARIA hanno scritto questo articolo, che è un racconto, una testimonianza dell’importante progetto che sono riusciti a realizzare quest’anno grazie alla piena collaborazione di tutti i genitori e i bambini. Aprire la mente e il cuore alla solidarietà è uno dei compiti importanti per abitare il futuro. Grazie bambini, grazie genitori.
Apriamo così la NEWSLETTER anche ad altri racconti, ad altre testimonianze di vita dei genitori della nostra Scuola che sappiamo essere umanamente preziosi (la Redazione della Newsletter).
Benvenuta Sofia! Noi genitori, abbiamo aderito all’adozione a distanza di Sofia con la mediazione dell’Ufficio Missionario della Congregazione della Sacra Famiglia.
Perché in fondo non siamo così lontani… > L’idea è nata per cercare di dare un segno ai bambini che abbia un valore intenso di solidarietà e condivisione soprattutto in vista del Natale. Quello che abbiamo vissuto può essere considerato un piccolo ma significativo gesto che fa davvero la differenza per un bambino in difficoltà, dandogli non solo cure mediche, acqua potabile, cibo e istruzione ma anche attenzione, cura e ascolto attraverso la nostra vicinanza con pensieri e parole.
Quando la scuola è anche scuola di vita. > Abbiamo avuto l’opportunità unica di poter incontrare il responsabile, fra’ Alessandro, assieme alla maestra Paola e ai bambini durante una mattinata molto arricchente ed emozionante. Abbiamo atteso con gioia di scoprire il nome della bambina di cui ci saremmo presi cura. Si chiama Sofia. Ci è stata consegnata la sua fotografia con una scheda descrittiva dalla quale abbiamo saputo qualcosa in più della sua vita, dei suoi sogni, della sua famiglia e di come passa le giornate. Ai bambini abbiamo regalato la foto di questa bambina che è venuta così ad essere la loro nuova compagna di classe. Bem-vinda, Sofia!
Successivamente abbiamo proiettato una mappa per far vedere la distanza tra il nostro Paese e il suo, il Brasile, spiegando che l’adozione a distanza non vuol dire lontananza, ma che il nostro aiuto può percorrere molti chilometri e arrivare dove può fare la differenza. L’adozione a distanza ci permette di toccare con mano il cambiamento reale della vita di un bambino che grazie al nostro gesto può fare esperienza viva di un legame unico, proteso verso il futuro. È un rapporto autentico che li farà sentire vicini nonostante la distanza: i bambini potranno scrivere alla loro compagna e ricevere le sue lettere e i suoi disegni, che racconteranno a loro della sua famiglia e della sua crescita.
Basta poco per fare molto… > Essere con i bambini all’Ufficio Missionario, luogo dove avviene dal vivo tutto il progetto, con l’accoglienza amorevole di fra’ Alessandro, ci ha spalancato la porta su un mondo che non conoscevamo e che ci ha riempito il cuore. Ci sono stati raccontati con tanta passione tutte le esperienze, gli aneddoti e i ricordi di tutti i bambini delle missioni e di come la Sacra Famiglia opera in quelle terre, portando la cura e l’amore, doni che la Santa Paola Elisabetta Cerioli ha sempre messo a disposizione per i più piccoli.
I bambini sono stati entusiasti, arricchiti e felici di aver compreso dal vivo il significato dell’adozione a distanza e abbiamo portato a casa la convinzione che vale la pena accogliere una grande sfida che è da vincere insieme: la solidarietà, un mondo più fraterno.