Il 23 aprile è stata la Giornata mondiale del libro e la nostra scuola ha deciso di promuovere come tutti gli anni l’iniziativa “La Sacra in lettura”. Così, venerdì 28 aprile, tutti gli studenti si sono riuniti nel parco della scuola armati di coperte e dei loro libri preferiti, perché quale modo migliore per festeggiare i libri se non leggendoli?
Nello specifico i bambini dell’infanzia hanno avuto il piacere di ascoltare dalla voce di alcuni ragazzi di prima media due storie: “Giulio Coniglio sulla luna” e “Quando avevo paura del buio”. Con loro hanno scoperto il significato di quei racconti, insieme ne hanno sfogliato le pagine e ammirato i disegni.
Perché i libri non sono una cosa solo “da grandi”. Leggere ad alta voce i loro libri preferiti stimola la curiosità verso il mondo che li circonda, migliora la capacità di attenzione e arricchisce il vocabolario, sviluppa l’immaginazione, la fantasia e la creatività.
I libri possono diventare amici fedeli, pronti ad accompagnarli in meravigliose avventure. Possono sconfiggere draghi e volare su tappeti magici. Possono essere principesse coraggiose e cavalieri dall’armatura splendente. Possono essere tutto ciò che desiderano.
Perfetti per i bambini dell’infanzia ci sono i silent book: libri senza parole in cui la narrazione avviene esclusivamente attraverso le illustrazioni e la storia può essere ogni volta diversa.
Fin dalla prima infanzia si possono porre le basi per rendere i bambini “futuri lettori” semplicemente abituandoli a tenere tra le mani un libro, sfogliarne le pagine, scorrere con le dita il testo, fantasticando sulla storia e sui personaggi attraverso le immagini e perché no, iniziare a distinguere le lettere.
Ovviamente crescere un lettore non è compito facile, ma noi genitori in primis possiamo essere dei modelli per i nostri figli. Un bambino che normalmente vede il genitore con il naso tra le pagine di un libro, che ha disponibilità di volumi adatti per la sua età in casa, sarà sicuramente più propenso a tentare di avvicinarsi a questo mondo.
In fondo, come scriveva Daniel Pennac “il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere”.