«Il grado di semplicità dei materiali è proporzionale alla possibilità di ciascun bambino di essere pienamente autore del gioco» (dagli ORIENTAMENTI NAZIONALI PER I SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA)
C’era una volta una famiglia, che anziché buttare uno scatolone, pensò di portarlo al NIDO (a volte le educatrici chiedono ai genitori di aiutarle nel reperire questo oggetto).
Tutto iniziò da qui, dal dono di un materiale forse banale che finora era rimasto in secondo piano e ora era inutile e ingombrante… da un incontro!
Caro scatolone, l’incontro con i bambini ti ha proprio trasformato! Da mero contenitore hai acquistato una nuova vita: sei stato una culla per le bambole, un camion, un treno, la macchina del papà, un pezzo di casetta, un pezzo di torre, una tana, un casco, una televisione, un tavolo degli attrezzi… E probabilmente altro che non riesco a ricordare!
Man mano che i piccoli “scienziati - artigiani” lavoravano con passione ed impegno (usando il loro corpo, le dita, le mani e qualunque attrezzo utile!), il tuo aspetto mutava e con te anche il loro bagaglio di esperienze! Tante sono le attenzioni che ti hanno dedicato e lo stupore che gli hai suscitato! Sono entrati, usciti, ti hanno girato, suonato, impilato, bucato, hanno tolto il nastro adesivo e il rivestimento esterno (scoprendo che all’interno sei a onde!), hanno chiuso le ante, si sono nascosti, da soli o insieme, collaborando, progettando, litigando, osservando, mostrando…
Dopo tutte queste azioni non ti reggi più in piedi (qualche adulto ti definirebbe brutto e indecente), ma prima di buttarti ti guardo un’altra volta e vedo quanto i bimbi ti han reso meraviglioso… ogni segno è parte di una storia, un processo che racconta un’interazione, un incontro generativo e di crescita!
Caro bambino e cara bambina, grazie di avermi mostrato ancora una volta il fascino della meraviglia, del gioco senza limiti… grazie per avermi ricordato che hai bisogno di possibilità e non sempre di giocattoli, che i materiali poveri ed effimeri in mano tua possono diventare ricchi!
Sono sicura che esperienze come queste, nutriranno le competenze sulle quali si fonderà l’adulto di domani: una persona unica, serena, curiosa, capace di tirare fuori, sorretta dalla fiducia in sé e nel mondo!