“Eva, secondo te possiamo fare un mercatino per raccogliere dei soldi per aiutare i bambini della Turchia e della Siria colpiti dal terremoto?”
Alcune bambine di 5^B con occhi sognanti, orgogliose della loro proposta, si sono avvicinate alla loro educatrice di classe rivolgendole questa domanda.
Anche in 5^C altre ragazzine si erano già “messe in moto”, dopotutto loro sono già “rodate” visto che lo scorso anno avevano già organizzato un mercatino del genere per un’altra occasione. Evidentemente anche quest’anno la causa è nobile e non ci si può certo tirare indietro.
“Ma certo, è un’idea bellissima! Sentiamo Padre Fabio, sono certa che sarà entusiasta e vi darà il permesso di realizzare quello che avete in mente!” risponde fiera l’educatrice. Il progetto è reale, concreto ed è sviluppato con cura e pazienza dalle bambine... un sogno che può diventare realtà.
La gioia nei loro volti è palpabile e appena Padre Fabio dà loro l’ok inizia subito la preparazione eccitata di piccoli lavoretti, bracciali, collane o il recupero di oggetti e “regali” mai usati che possono essere messi in vendita.
Arriva finalmente il giorno designato, tutto è perfetto. Le bambine sono orgogliose di “mettersi in gioco” davanti ai propri compagni, alle altre classi e ai genitori che incuriositi si avvicinano al banchetto, come in una sorta di magia.
L’iniziativa dei mercatini delle ragazze di quinta nasce insieme al progetto più ampio della raccolta fondi per i terremotati di Turchia e Siria promossa dalle nostre scuole. Iniziative di questo genere non sono fatti eccezionali ma fanno generalmente parte di una serie di attività che la scuola propone proprio in questo significativo periodo dell’anno.
Come di consueto, infatti, stiamo vivendo con i bambini e i ragazzi dei vari ordini di scuola l’itinerario del tempo di Quaresima con l’intento di giungere “preparati” alla Santa Pasqua. Il tema è semplice ed immediato: il viaggio. Nella nostra “valigia” stiamo mettendo tutti quegli oggetti indispensabili per affrontarlo al meglio, scoprendo valori e atteggiamenti ad essi collegati. Lungo il cammino possiamo incontrare persone in difficoltà, che hanno bisogno del nostro aiuto. Cosa c’è di più bello allora che offrire loro un sorriso, un abbraccio, tanto conforto con parole gentili e perché no anche un aiuto concreto?
Soffermandoci su quest’ultimo aspetto, abbiamo il dovere di menzionare un’altra importante iniziativa: il DONACIBO, un progetto di solidarietà rivolto alle scuole e che i nostri ragazzi della secondaria conoscono ormai da anni. Così si è pensato di “estendere” la proposta alla scuola primaria coinvolgendo gli alunni delle classi quarte. Con indosso la loro pettorina bianca si sono resi disponibili nella raccolta di generi alimentari da donare alle persone bisognose.
Che bello vedere i bambini all’opera ogni mattina, bramosi di recuperare le borse dalle mani dei compagni e degli adulti, di smistare il cibo nelle ceste, pesare e contare quante scatole sono state raccolte con risultati davvero sorprendenti. Pensate che abbiamo raccolto generi alimentari per circa una tonnellata...ed il merito è di tutti, dei bambini e delle loro famiglie, sempre sensibili e disponibili.
Ci ha colpito vedere la naturalezza e la spontaneità con cui i bambini e i ragazzi hanno vissuto e stanno vivendo queste esperienze… si sono messi in gioco per primi con l’entusiasmo che sempre li contraddistingue stupendoci ancora una volta…per loro DONARE è semplice, un fatto naturale che li rende orgogliosi…e noi di conseguenza non possiamo non esserlo di loro….BRAVISSIMI!! Anche in quest’occasione.