«Grazie Mamma grazie Papà per avermi permesso di vivere l’esperienza “Weekend in Capitale a Barcellona»
Ho preparato lo zaino una settimana prima, tanto ero agitata. Mi domandavo spesso cosa farò/vedrò a Barcellona in soli due giorni?
È stata una bellissima esperienza con i miei amici e gli educatori e una città fantastica ….
Papà, Mamma non potete capire cosa sia Barcellona, è una di quelle città che ti seduce e conquista nel giro di poche ore! Mi è bastato pochissimo tempo e mi sono detta: “I love Barcelona”.
Durante il volo di rientro, mentre osservavo le nuvole con un po’ di turbolenza, pensavo che è un posto proprio bello per viverci; è una città aperta, gioiosa, giovane, ricca di cultura e di spiagge splendide. La gente è cordiale e si mangia benissimo.
Sai mamma che bello quando tutti e cinquanta passeggiavamo sulle Ramblas, dove siamo stati più volte, un viale lungo 1400 mt, da un lato il quartiere di El Raval, dall’altro il Barri Gotic che abbiamo visitato. Quanti personaggi bizzarri abbiamo incontrato: statue viventi, musicisti, mimi, caricaturisti, venditori ambulanti e fiorai …
Sai papà siamo stati anche al Parc Guell, un parco interamente progettato da Gaudì. Si trova in cima a una collina rocciosa. È ritenuto uno tra i più bei parchi urbani al mondo, all’ingresso ad accoglierci, la lunga scalinata che ospita la celebre salamandra tutta colorata… quante foto e tante boccacce…
Il meglio, mamma e papà, è stato quando siamo entrati, accompagnati dalla guida, alla Sagrada Familia, che bella! , è una chiesa che ti lascia senza parole, mai visto una chiesa così enorme, ricca e originale, mastodontica, alta 172 metri. Sapete che è un’opera ancora ad oggi inconclusa, il maestro Gaudí gli dedicò 42 anni della sua vita. L’intera opera, dalle origini ad oggi, è stata finanziata dai biglietti dei visitatori e da donazioni anonime private. Sono rimasta colpita sia dall’esterno, con la sua facciata così strana… “ti ricordi mamma quando al mare con la sabbia bagnata faccio i castelli”, ecco è lo stesso effetto… tipo lunare (tutte quelle gobbe e curve), sia all’interno con i meravigliosi giochi di luce, che si formano grazie alle vetrate di mille colori ... eravamo avvolti dalla luce gialla e rossa e alzando gli occhi mi sembrava d’essere in un bosco magico come quando andiamo in montagna con papà …
Che risate quando siamo andati a incontrare il micio centenario, così ci raccontava la prof, di Botero, un enorme gatto realizzato in bronzo, con una bella facciona e una grossa coda paffutella, ci siamo fatti un sacco di grasse risate e molte fotografie con il micioGatto come lo chiamava p. Giovanni ...
Mamma quanto mi sono sentita grande quando siamo andati all’Hard Rock cafè per l’acquisto della mitica maglietta… mi sono sentita abitante del mondo perché non solo ho potuto comprare la maglietta da sola, con i soldi che mi ha dato il nonno (che grande il mio nonno!!!), parlavo in inglese e in spagnolo con i commessi, ma soprattutto ero con i miei amici e che ridere con i prof. quando chiedevamo conferma sulle misure … e non è finita papà…siamo andati anche a Piazza reale, Catedral Gòtico, Casa de la Ciutat e il Palau de la Generalitat, Plaça de Catalunya, Casa Milà, Casa Batlló, al Porto Vecchio, a Barcelloneta e al Mercado de La Boqueria…..Che risate a pranzo presso Mc Donald’s … o in metro … non ho mai avuto un attimo di paura perché eravamo guidati dalla nostra mitica bandierina azzurra che portavamo con il padre
Avrei ancora tanto da dirvi ma sono stanca e ho sonno ma sono veramente felice per questo tempo che ho vissuto con la mia scuola … “mamma, non mi ricordo, ma sono iscritta anche per Parigi?”
Notte e grazie mamma e papà…