Victor Hugo ha scritto: «Il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, un cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce da sotto terra. Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco».
Sebbene la pandemia sia ancora in corso, il laboratorio teatrale della Secondaria non ha potuto fermarsi anche quest’anno. È un progetto troppo importante per i nostri ragazzi, un luogo e un tempo per loro per conoscersi e conoscere, relazionarsi con vecchi e nuovi amici, creare giocando e fantasticando. Essendo un progetto offerto a tutti, a classi aperte, la necessità di trovare soluzioni per non perdere quest’esperienza è stata esigenza dei primi giorni di programmazione di settembre. L’obiettivo era trovare il modo per realizzare con le classi prime, fruitori del laboratorio da settembre a dicembre, una nuova modalità. La scelta è stata quella di tenere la divisione in classi e realizzare piccole storie a tema natalizio auto conclusive, da assemblare in un video trasmesso l’ultimo giorno di scuola, sostituendo purtroppo il classico spettacolo natalizio offerto dal vivo al pubblico.
I Racconti di Natale, quattro storie narrate da un anziano nonno ai suoi due giovani nipoti, hanno portato alla realizzazione de Il principe felice di Oscar Wilde, La piccola fiammiferaia e La regina delle Nevi di Hans C. Andersen e Il Natale del ciabattino di Lev Tolstoj. Le docenti hanno suddiviso le singole classi in due gruppi, recitazione e danza, lasciando ai ragazzi la possibilità di scegliere a quale gruppo aderire per stimolarli alla responsabilità di una scelta. Successivamente hanno proposto incontri bisettimanali di prove in pausa pranzo. Il momento è stato vissuto con euforia e grande partecipazione. Le videoriprese, effettuate nelle prime due settimane di dicembre, hanno reso i ragazzi entusiasti, facendoli sentire dei veri e propri piccoli artisti. Non potendo disporre di scenografie e palco come gli altri anni, la scelta è stata quella di ambientare e quindi riprendere le storie in luoghi caratteristici della nostra scuola, continuando con i ragazzi di prima in quest’occasione il percorso di accoglienza nel nuovo mondo della Secondaria.
Anche se non è stato possibile vivere l’emozione dell’andare in scena dal vivo, la magia del teatro è riuscita anche stavolta a toccare i cuori dei nostri piccoli attori che hanno donato la loro fantasia nel nostro cammino di crescita condivisa.