Il 5 novembre il gruppo educatori si è radunato per vivere in comunione l’esperienza del secondo incontro di formazione dell’a.s. 2022-23, percorso proposto dalla scuola in collaborazione con le dottoresse Mariella Bombardieri e Francesca Cucchi.
Come già anticipato nel precedente articolo il tema principale a cui viene dedicata la formazione è la relazione educativa, con esperienze e attività dedite alla riscoperta di quei comportamenti e atteggiamenti mirati all’educazione come “educere”, tirare fuori da, condurre verso, scortare ed appoggiare il soggetto affinché possa dare orientamento al proprio percorso di ricerca di identità personale.
La mattinata è iniziata con una attività che prevedeva la riscoperta dei bisogni dei bambini e dei ragazzi della nostra scuola con un gioco simbolico in cui noi educatori ci siamo immedesimati nei nostri alunni. Ne è emerso che partendo da un’assistenza fisica basilare, di cui soprattutto i più piccoli necessitano, la figura adulta rappresenta la base sicura e protettiva in cui ogni bambino può contare di tornare dopo ogni esperienza esplorativa del mondo e delle relazioni circostanti, luogo in cui il bambino deve sentirsi libero di poter sbagliare per apprendere, di trovare nuove soluzioni e di sperimentare creatività e spensieratezza.
Ne segue quindi una riflessione legata al nostro compito educativo fondamentale ossia quello di essere in grado di fornire gli strumenti e i contesti tematici adatti al grado di maturazione cognitiva del singolo: molto esplicito del concetto è il paradosso per cui ai bimbi più piccoli viene data precocemente la possibilità di imparare ad utilizzare lo smartphone per poi arrivare in età preadolescente a limitargliene l’utilizzo; è da ricordare l’importanza di quali siano i limiti che adattati all’evoluzione di ogni bambino gli permettano di agire in sicurezza.
Fondamentale per la relazione con i ragazzi più grandi è la capacità di saperli nutrire di fiducia verso il futuro, che non significa nascondere le difficoltà o omettere le sofferenze bensì trasmettere la speranza verso la ricerca di soluzioni migliori.
L’incontro si è concluso con un gioco che ci ha permesso di condividere in gruppo le possibili situazioni di difficoltà quotidiana nella gestione della relazione; la possibilità di condividere ci ha permesso di collaborare per trovare strategie comuni e nuove vie risolutive.
È grazie a questi momenti di riflessione che ci rendiamo davvero conto di quanto il nostro lavoro sia colmo di possibilità di arricchimento e crescita ma anche di quanto i nostri compiti siano molteplici e profondamente pieni di responsabilità.
Ringraziamo per questa significativa esperienza.