0141. SECONDARIA. Insieme per…

Ho imparato che bisogna essere presenti il resto non conta così tanto … esserci fa la differenza nella scuola per la vita, ne siamo fermamente CONVINTI.

Anche questo anno scolastico ha preso il via … ci aspettano nove mesi di navigazione ricca di sguardi, sogni, prove e desideri e noi lì con loro a vivere questa navigazione … sono le ore 09.00 di sabato 12 settembre una voce fuori campo inizia a dare le indicazioni perché a breve il cancello si aprirà e i ragazzi si imbarcheranno saldamente su questa nuova avventura. Il cancello si apre non si vede nulla si è rapiti dall’accoglienza, gli ingredienti per questo fantastica avventura ci sono … con timore e un poco di tremore iniziano ad entrare con gli occhi spalancati guardano ovunque ma non vedono quello che gli si paventa davanti vedono-incontrano i pensieri della loro nuova scuola, dei loro professori ed educatori … tutto è spumeggiante e dietro loro iniziano ad entrare i genitori, i nonni e i fratelli … la musica avvolge tutto con i suoi tormentoni estivi … e ora dopo un mese circa la scuola pare aver superato già da tempo la sua fase di avvio, tutto risulta stabile e già ben ingranato: le pagine dei libri iniziano a riempirsi di colori evidenziati, sui calendari delle classi si individuano già diverse verifiche e interrogazioni programmate e nell’aria si percepisce già il desiderio di un precoce arrivo delle vacanze natalizie.

I ragazzi delle classi prime, con grande curiosità ed entusiasmo, si presentano molto partecipi alle proposte scolastiche in particolare a quelle dedicate al tempo ricreativo, dai corsi extrascolastici ai tornei sportivi invernali, diventando, in alcune situazioni, i primissimi promotori, verso i compagni più grandi, di esperienze originali e divertenti come la tanto sentita “COLOR WEEK”: settimana in cui è stato proposto ai ragazzi di presentarsi a scuola rispettando un calendario cromatico di vestiario. È molto evidente tra gli studenti l’aspirazione a voler vivere la scuola nella sua pienezza e frizzantezza, senza farsi sfuggire le occasioni per sentirsi parte di quella che è la grande famiglia della “Sacra”. Lo si percepisce nei piccoli loro gesti, quando, per esempio, entrano correndo a scuola e durante la giornata, almeno una decina di ragazzi ti chiedono a docenti ed educatori: “Ma quando possiamo cominciare ad iscriverci nei “Weekend in capitale?” oppure: “Avete già deciso cosa faremo per la festa di Carnevale?”.

Vedere i nostri ragazzi che già dai primi giorni accolgono le nuove discipline come strumento  promuovendo la loro potenzialità, facendoli riflettere e ragionare, ci fa sentire orgogliosi d’essere per loro un pilastro importante per la loro crescita. È davvero gratificante accogliere tanta fiducia e soprattutto ricevere dai ragazzi la richiesta di bisogno, di vicinanza, attenzione e sostegno come ci è stato dimostrato recentemente nella richiesta di alcune classi di poter avviare in anticipo il progetto “Find me, here I am!”, che si occupa di affrontare con il gruppo classe e sotto la guida educativa, tematiche relative ad un buon equilibrio relazionale del gruppo classe.

C’è voglia e necessità di stare insieme, di viverci nelle gioie e nelle difficoltà, di camminare insieme e di sentirsi supportati, di essere ascoltati e di ricevere tutti quei sorrisi che la mascherina negli ultimi tempi ci aveva sottratto. Anche quest’anno abbiamo conferma che bisogna essere presenti il resto non conta così tanto, esserci fa la differenza nella scuola per la vita, ne siamo fermamente CONVINTI nella loro vita.