»Il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina«
Così diceva Sant’Agostino a proposito del viaggio e che sposa in pieno il nostro spirito itinerante. Eccoci qui, dopo una lunga pausa a causa della pandemia che ci ha coinvolti in questi ultimi due anni, a ripartire per un viaggio alla scoperta del mondo. Valige alla mano, passaporto, con l’ansia e l’eccitazione per quello che ci aspetta: New York, l’America.
È la vacanza studio della Sacra, che alla Secondaria dal 2012 è dedicata all’esperienza americana. È proprio da quella data che desideriamo cominciare il nostro racconto. Eravamo padre Giovanni, direttore della Scuola Secondaria, io e una collega che nel suo studio ci interrogavamo come offrire qualcosa di bello, di arricchente e di unico ai ragazzi che avrebbero voluto vivere un’esperienza per esercitare la lingua inglese e per stare insieme divertendosi fuori dall’aula. Audaci, tutti e tre avemmo un pensiero unico: viaggiare in America. Quasi che il sogno americano ci avesse toccato il cuore e subito ci venne l’idea di realizzarlo. E così fu l’inizio. Timidi e dubbiosi nella proposta alle famiglie, molti interrogativi ci assediavano, perché un tale viaggio mai era stato pensato e organizzato. Viaggiare in America? Troppo lontana, i ragazzi sono piccoli. Eppure le famiglie ci diedero fiducia e accettarono di buon grado di affidarci i loro figli per accompagnarli negli Stati Uniti. E così fu storia.
Da dieci anni portiamo in media una quarantina di ragazzi (quest’anno sono in 75!) a vivere l’esperienza distensiva e divertente dell’apprendimento dell’inglese all’estero. Perché gli Stati Uniti? Perché sono distanti, perché il senso del viaggio è subito lì a portata di mano e il mondo è tanto altro fuori dall’Europa. Studiare nei college che conosciamo attraverso il cinema e la televisione concretizza quell’immaginario che tutti abbiamo della vita americana che in tante cose ci rispecchiamo ma che in tante altre ci contraddistinguiamo. Qui il binomio di studio e di vacanza: da un lato è un corso intensivo, riconosciuto da enti educativi come British Council e Trinity, volto al consolidamento e potenziamento delle abilità orali della lingua inglese nel suo habitat linguistico naturale e dall’altro lato è l’esperienza della visita ai luoghi e ai monumenti che portano i segni della cultura angloamericana, che è un’espressione della cultura occidentale contemporanea, che ci riguarda in quanto la società americana nasce da quel melting pot di etnie e lingue di tutto il mondo.
È un viaggio alla scoperta di noi stessi: ci mettiamo in gioco con l’inglese, con il sapere stare lontani da casa e dalle proprie abitudini, condividendo spazi e luoghi più diversi. In questi anni siamo stati a New York, a Baltimora, a Washington, alle cascate del Niagara, ai Grandi Laghi, a Philadelphia, a Miami, a Los Angeles, a Las Vegas, a San Diego, nel Grand Canyon e a Key West, a San Francisco: quante fotografie diverse, quanti volti, quanti profumi e odori, quanti accenti, quante amicizie sono nate e sono state poi coltivate, eppure sempre la stessa unica America. Un grazie va ai ragazzi e alle loro famiglie che negli anni accettando l’azzardo di questa proposta hanno permesso a tutti della Sacra di poter vivere l’esperienza.
Nel nostro decimo anniversario, dal 30 giugno al 14 luglio, ritorniamo là dove siamo partiti la prima volta: la città metropolitana di New York, con Manhattan, Ellis Island, i musei Moma-Metropolitan-Guggenheim, il Top of the Rock e gli altri grattacieli, lo stadio della Baseball League, il Memorial all’11 settembre e tanto altro. Alloggeremo alla Drew University assaporando così la vita del college. I partecipanti sono i ragazzi della nostra Scuola Secondaria e alcuni ex alunni, accompagnati dal direttore p. Giovanni Costioli con la segretaria Adriana, i docenti prof. Ubbiali, prof. Ferrari e prof. Dossena e gli educatori Giorgio e Mirko. Con piacere vi racconteremo questo nostro viaggio, tenendo un diario americano, in cui i ragazzi e noi accompagnatori vi intratterremo con le nostre esperienze e le emozioni che ci regalerà questa vacanza studio.
Perciò, ora, serve solo partire. A prestissimo!