L’EVENTO. Nei giorni di giovedì 16 e venerdì 17 dicembre la nostra Scuola ospiterà una FIERA DEL LIBRO (BOOK FAIR) in collaborazione con USBORNE, un’importante casa editrice indipendente del Regno Unito che dal 1973 pubblica libri di vario genere per bambini e ragazzi di ogni età, dalla prima infanzia all’adolescenza.
Perché una fiera del libro a scuola? Sono molteplici le motivazioni che ci hanno spinto a proporre questa interessante esperienza che, già da diversi anni, stiamo portando avanti. Sicuramente c'è l’intento di dare continuità al lavoro che i nostri bambini e ragazzi hanno avviato in aula nella disciplina di inglese, offrendo ai genitori la possibilità di acquistare libri in lingua inglese non sempre così facili da reperire e soprattutto in una gamma così ampia di livelli, tematiche e tipologie. Ma questa iniziativa si estende poi ai genitori di tutti i nostri bambini e ragazzi, Nido e Infanzia inclusi. La nostra Scuola da sempre pone particolare attenzione all'insegnamento della lingua inglese ed ecco che una BOOK FAIR con libri in lingua inglese vuole inserirsi come ulteriore e arricchente servizio offerto dal nostro Istituto a voi e alle famiglie del territorio (Locandina Evento)
Perché la lettura anche in una seconda lingua, nel nostro caso in inglese, è importante sin da piccoli? Ci facciamo aiutare da un paio di articoli tratti e tradotti da www.CambridgeEnglish.org.
Incoraggiare i figli a leggere in inglese o ad ascoltare storie (molti dei testi USBORNE sono corredati infatti da audio che permettono di superare eventuali difficoltà da parte dei bambini che ancora non sanno leggere bene o dei genitori che talvolta temono di non saper pronunciare bene) li aiuta ad imparare la seconda lingua in modo non solo divertente ma anche memorabile, proprio perché l'arricchimento lessicale è contestualizzato. Nella scelta di un libro in lingua inglese, ma questo vale spesso anche per quelli in italiano, potreste trovare utile porvi queste domande: Vostro figlio si identificherà facilmente con i protagonisti del libro? (Per esempio hanno un'età simile?) Gli avvenimenti lo interesseranno e divertiranno abbastanza da motivarlo a leggerlo? La storia ha una lunghezza e un livello adeguati alla sua età? Sfogliando il testo lo trovate accattivante (impaginazione, titoli, presenza di immagini)?
Nel momento in cui il bambino legge un libro in lingua è importante che non si lasci 'distrarre' dal testo stesso, in particolar modo dalle parole non conosciute. Cercate invece di invitare vostro figlio a continuare a leggere serenamente, senza preoccuparsi delle parole sconosciute o difficili che potrà invece comprendere dal contesto o dalle immagini.
Questa iniziativa è solo una delle molteplici che la nostra scuola attiva per favorire la lettura e trasmetterne il valore ai nostri studenti. Dall’iniziativa appena conclusa ‘IO LEGGO PERCHÉ’, alla collaborazione con la biblioteca di Martinengo per progetti di incontri con l’autore e ancora alle iniziative didattiche degli insegnanti in occasione della giornata mondiale del libro e non solo.
E con i piccolissimi? Le indicazioni dell’Associazione Culturale dei Pediatri, che ha collaborato alla creazione del programma ‘Nati per Leggere’ presente in tutta Italia, incentivano la lettura ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età, in quanto risulta un’attività molto coinvolgente che rafforza la relazione adulto-bambino. Tra le varie attività utili allo sviluppo del bambino, i pediatri indicano che la lettura insieme durante i primi 3 anni di vita è una tra le cose più importanti che i genitori possano fare per preparare il bambino alla scuola. Un bambino che riceve letture quotidiane acquisirà un vocabolario più ricco, avrà più immaginazione, si esprimerà meglio e sarà più curioso di leggere. Leggere ad alta voce è piacevole e crea l'abitudine all'ascolto, aumenta molto la capacità di attenzione, e accresce il desiderio di imparare a leggere. La vostra voce e lo stare insieme è magia per il bambino.
Quando invece la magia della lettura sembra svanire con l’arrivo dell’adolescenza? Per chi di voi fosse interessato concludiamo con uno spunto davvero singolare raccontato da Alessandro D’Avenia in un suo recente articolo dal titolo 80 euro per Guerra e Pace, che potete trovare qui: 80 euro per Guerra e Pace di A. D'Avenia.