Anima Loci
Vi è mai capitato di vivere quella sensazione, entrando in un luogo (una città, un museo/una chiesa, un paesaggio), di sentire vividamente come una sorta di marchio distintivo di quel luogo, una energia specifica caratterizzante quello ‘spazio’? Questa è l’ANIMA LOCI che i Romani chiamavano GENIUS LOCI. Nella nostra cultura i luoghi hanno perso l’«anima» perché l’abbiamo sostituita con la nostra individualità, con l’idea di uno spazio “vuoto”, uniforme, che si può misurare e occupare. Tuttavia una città, un museo/una chiesa, un paesaggio ‘narrano’ storie, hanno assorbito tradizioni, sogni, utopie e progetti degli uomini che la abitano da secoli o millenni.
Così il Convento francescano di S. Maria Incoronata (con il Convento delle Clarisse di S. Chiara) in Martinengo (BERGAMO) ha un’«anima loci» che, per poterla ‘leggere’ e ‘scoprire’, è necessario considerare le coordinate religiose, storiche e sociali, educative, nelle quali si inscrive. L’INCORONATA racconta -attraverso architettura, affreschi, paesaggio- una storia di fede, la costruzione di una comunità civile, un’utopia.